A Proposito di Veloce come il Vento – La Recensione

La recensione di Veloce come il vento, il nuovo film di Matteo Rovere tratto da una storia vera con Stefano Accorsi, Matilda de Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli e Giulio Pugnaghi nelle sale dal 7 aprile.

Stefano Accorsi è tornato e quel MaxiBon che lo ha reso piacente, oltre che famoso è un vano ricordo. Stempiatura che si abbandona a dei lunghi capelli oliosi, occhiaie, denti gialli e un corpo che risente di un eccessivo uso di droghe e di infelicità. Accorsi si fionda completamente in questo ruolo e ne esce alla grande, aiutato da un dialetto romagnolo che lo rende anche simpatico. Veloce come il vento è la sorella di Loris (Stefano Accorsi), una giovane pilota di moto GP che dopo la morte del padre e istruttore, dovrà rimettere in mano una vita già di per sé precaria. Rimasta sola con un fratello piccolo da accudire e una casa in permuta, sarà costretta a farsi aiutare ed allenare da Loris, un uomo però totalmente inaffidabile.

Matteo Rovere ha superato se stesso grazie a una costruzione credibile del mondo della moto GP e di tutti quei componenti annessi che sono il grande pregio di questo film. È presente infatti la velocità , l’adrenalina, la preparazione fisica, l’eccitazione, attraverso una regia professionale e credibile. Merito anche della Jennifer Lawrence italiana, la giovane Matilda de Angelis che risulta vera, anche grazie a un timbro vocalico che trova coerenza nella sua drammatica vita. C’è spazio anche a dei momenti di leggerezza grazie al personaggio di Loris e alla sua incapacità a gestire le relazioni familiari. La storia cambia sempre marcia e va a costruire una maturazione del personaggio di Accorsi con degli sbocchi narrativi un po’ grossolani (incidenti, guarigioni, litigi e chiarimenti lasciati un po’ lasciati al caso). Però data la bravura della regia e la coesione che possiede Veloce come il vento, è un limite del tutto di secondo ordine. Dopotutto un film che tiene il pubblico attaccato allo schermo per ‘119 e non fa per nulla rimpiangere Fast & Furious,  amalgamando anche la storiella familiare italiana, non può che essere premiato.

VELOCE COME IL VENTO – TRAILER

Marta Leggio

This website uses cookies.