The Equalizer – Il Vendicatore: la recensione del film diretto da Antoine Fuqua e con DenzelWashington e Chloë Grace Moretz. L’adattamento di una nota serie tv degli anni ‘80, intitolata Un Giustiziere a New York, sarà il prossimo 9 ottobre nei nostri cinema. Nel cast anche Melissa Leo, David Meunier, Marton Csokas, Bill Pullman, Haley Bennett, Johnny Messner, Robert Wahlberg, David Harbour e Alex Veadov.
Questo film si basa sull’omonima serie televisiva anni ’80 (in Italia Un giustiziere a New York) riprendendone il tema centrale: le gesta di un uomo, altamente preparato, pronto a vendicare i più deboli. I realizzatori hanno ripreso solo la premessa e il titolo dalla serie originale, e trovo che l’idea di creare un equilibrio – di compensazione, rivendicazione – sia molto significativa.
THE EQUALIZER – LA TRAMA
Robert McCall (Denzel Washington) è un sessantenne che conduce una vita tranquilla: lavora da Home Mart (enorme grande magazzino del fai-da-te), vive da solo, legge molti libri. Soffre di insonnia e frequenta un locale, dove conosce la giovane Teri (Moretz), costretta dalla mafia russa a fare la prostituta. Quando la ragazza finisce in ospedale, dopo l’ennesimo pestaggio da parte del protettore, McCall esce dal suo ritiro autoimposto e risveglia le sue abilità nascoste per fare giustizia. Comincia una vera e propria guerra fra l’uomo e l’organizzazione: la scia di cadaveri lasciata dal vendicatore costringe i russi a inviare a Boston il feroce Teddy (Csokas), ex militare sociopatico. McCall chiede aiuto ai coniugi Plummer (Pullman/Leo), sue vecchie conoscenze con ampie risorse di intelligence, mentre la sua nemesi assolda spietati mercenari ex-sovietici. Il rapimento di alcuni colleghi scatena uno “scontro finale” all’interno del punto vendita Home Mart.
Il regista Antoine Fuqua torna a fare squadra con Washington dopo averlo diretto nella sua interpretazione da premio Oscar in Training Day. L’affiatamento dei due è evidente, le scene sono cucite addosso al protagonista e non poteva essere altrimenti: Washington è in scena nel 90% dell’opera!
Il personaggio di McCall viene presentato in una doppia veste: premuroso e dolce con Teri, disposto ad aiutare il collega Ralphie (Johnny Skourtis) con gli allenamenti necessari a diventare membro della security, ma estremamente spietato quando deve intimidire o eliminare i nemici. Si tratta di una caratterizzazione stereotipata, molto comune nel genere: il “buono” di facciata che viene costretto dalle circostanze a far emergere il proprio lato oscuro. Una caratteristica inusuale di questo personaggio è che non usa una pistola contro i suoi avversari, ma ciò che trova intorno, tutto ciò che è a portata di mano. Potete solo immaginare l’ampia scelta di utensili che avrà nello scontro finale…
A proposito di stereotipi, ci tengo a citare una scena che è un vero e proprio cliché, un atto di amore verso il genere: McCall fa esplodere una petroliera russa e si allontana camminando lentamente con le fiamme alle spalle! Un classico!
La Moretz afferma di aver apprezzato, nel suo personaggio, la speranza intrinseca intorno a cui ruota tutta la sua storia. Secondo la giovane interprete, McCall è l’unico ad andare oltre le apparenze per intravedere i sogni della ragazza. L’attrice, per entrare nella parte, ha frequentato l’associazione ” Children of the Night“, che aiuta le ragazze ad abbandonare i marciapiedi.
Lo stile di ripresa, scelto per portare sullo schermo le scene d’azione, interviene sulla modulazione della velocità. Afferma il regista, a proposito di una scena di combattimento particolarmente complessa: “Va bene farla veloce, ma dovremmo personalizzarla. Rallentiamola, facciamola sembrare come fosse un dialogo, affinché affiori il personaggio all’interno di tutto questo movimento, e si capisca perfettamente tutto quello che Denzel è in procinto di fare”.
Un espediente avvincente che deve aver richiesto molto lavoro in post produzione è che quando il protagonista si trova in una situazione di pericolo, la telecamera si avvicina al suo volto, va nella profondità del suo sguardo e noi spettatori possiamo vedere il riflesso di quello che sta guardando.
Un film ben fatto, tutto sommato, ma non molto originale…
THE EQUALIZER – TRAILER
Giorgio Stancati