La recensione diThe Danish GirldiTom HooperconEddie Redmayne,Alicia Vikander,Matthias Schoenaerts,Ben Whishaw,Sebastian Koch,Amber Heard,Emerald FennelleAdrian Schiller,inConcorsoalla72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Copenaghen, anni ’20. La pittriceGerda Wegenerchiede al marito, il rinomato ed apprezzato pittoreEiner Wegener, di posare per lei sostituendo una modella donna assente. Il successo improvviso ottenuto daGerdacon i quadri in cui il marito è vestito da donna e ufficialmente spacciato per una cugina, porteràEinera scoprire la sua vera identità femminile e a diventareLili Elbe, la prima transgender della storia…

THE DANISH GIRL – LA TRAMA

Le qualità interpretative diEddie Redmaynesono perlopiù conosciute a livello globale in seguito alla dolente e tormentata trasformazione nel fisicoStephen HawkingneLa Teoria del Tutto, ruolo per il quale l’attore britannico è riuscito ad ottenere una lunga sequela di premi, culminati con l’Oscar al miglior attore protagonista.
Il progettoThe Danish Girl,come spesso accade adHollywood, ha subito una tormentata sequenza di imprevisti, rinvii, abbandoni e annunci andati a vuoto. Finalmente nel2014lo script è arrivato nelle mani del regista premio OscarTom Hooper, reduce dal successo, tre anni or sono, dell’apprezzatoLes Misérables. Osservando la pellicola in questi giorni alLidosi può constatare quanto l’attesa (e non stiamo parlando del deludente film diPiero Messina) prolungata, abbia comunque dato i suoi frutti.The Danish Girlè probabilmente il miglior film di quest’edizione – al pari diSpotlight– e ovviamente, sotto i riflettori, finisce la performance straordinaria di un giovane attore britannico in ascesa e già lanciato verso una nuova candidatura agliAcademy Awards.Eddie Redmayneè letteralmente magnetico e seducente, aiutato certamente dalla sua fisicità ma ugualmente incredibile nella capacità di accrescere la femminilità del personaggio, così come la sua sicurezza, con un equilibrio e un controllo che lascia sbalorditi.Lili Elbeè un personaggio complesso e dal tormento identitario, la cui delicatezza estrema era inizialmente destinata ad una donna – si era fatto il nome diNicole Kidman. Al contrario, la scelta di un uomo per il ruolo necessitava a quel punto di un interprete in grado di lavorare minuziosamente sui dettagli e su quei movimenti impercettibili e inconsci che caratterizzano non solo l’aspetto esteriore di una donna, ma ne riproducono spesso l’animo.

Bisogna ricordare infatti che all’attore londinese non gli si prospettava un personaggio maschile travestito da donna; non avrebbe dovuto recitare in un modernoTootsieo in un improbabileremakediA qualcuno piace caldo. No.Redmaynedoveva recitare un personaggio che di femminile avrebbe avuto l’anima e l’ingestibilità degli impulsi, cause scatenanti dell’implosione di una personalità estremamente soffocata e nascosta per molti anni, improvvisamente rinata e decisa, con coraggio, ad emergere.Wegener, inizialmente spaventato dall’identità diLili,combatte per poter salvare il proprio matrimonio con la paziente ed amorevoleGerda, interpretata dalla sempre più strepitosaAlicia Vikander; brava, quest’ultima, ad esporre la notevole dignitosa sofferenza e comprensione – seppur tra inevitabili alti e bassi – di una giovane donna sposata che sempre più repentinamente vede scomparire davanti a sé la persona verso cui si era unita in un amore desideroso di durare in eterno.The Danish Girlè un lavoro di cesello accurato e modellato, dove la messa in scena si armonizza con la bravura di un cast superbo nelle performance e promettentissimo nei nomi, tra i quali spicca l’aitante talento del belgaMatthias Schoenaerts.

Lili Elbefu la pioniera nella lotta contro le sterili e ignoranti convinzioni dell’epoca sugli impulsi di questo calibro, giudicati perversi e passibili di reclusione coatta. Cosa che rischiò spessoEiner. Transgender è un termine che viene utilizzato per definire, nella società odierna, una persona che alla nascita viene considerata biologicamente e anatomicamente di un determinato sesso e che successivamente decide di avviare una transizione sessuale in quanto prigioniero di un corpo che non rispecchia la sua identità. Da donna a uomo. O da uomo a donna. Da Einer a Lili, un personaggio che nel film accetta la propria femminilità a 360°, grazie aRedmayne, interprete sopraffino, capace di ostentare con delicatezza una personalità confusa ma in seguito pronta a venire allo scoperto.
La storia diLili Elbeè una storia toccante che al cinema si fa beffe dell’emozione facile e che si rivela per quello che realmente rappresenta: uno dei momenti più importanti nella cronologia storica del ventesimo secolo.
Hooperè riuscito a svolgere un meticoloso lavoro sulle immagini e sugli skyline di unaCopenaghencontrastata, tra il freddo del clima e il calore degli ambienti bohémienne frequentati daEinereGerda.The Danish Girlcolpisce per la sua sincerità e per la grande forza trasmessa dal cast, dalla disperata ma fedele donna-quasi vedova fino al belloccioHans, amico d’infanzia diEiner. Molte le inquadrature interessanti e visivamente suggestive che regalano anche un percorso visivo struggente che vive di immagini vivide e poetiche.
E nonostante sia molto presto, è opportuno ricordare che i prossimi mesi saranno nuovamente dedicati alla scelta dell’attore che rientrerà nella cinquina per l’ambita statuetta dorata. ERedmayneprobabilmente ne farà parte.
The Danish Girlè un film necessario perchè aiuta a ricordare contro quanti e quali pregiudizi e preconcetti ha lottato (e lotta) la nostra società e perché assurge al ruolo di testimonianza della tenacia di un diritto.
Un diritto che affiora attraverso la straordinaria voglia di vivere la felicità, nella sua assoluta completezza esistenziale, diLili, una donna che lottò per se stessa ma soprattutto per l’intero pianeta, spesso abitato da persone che nascono, vivono e muoiono vestendo pelli che non appartengono, cantando canzoni che non conoscono e amando vissuti che non possono conoscere a fondo. ELiliaveva scelto di cantare la conoscenza e amare la vita e il proprio futuro. Vestendo la pelle della felicità. La felicità di essere ciò per cui si è nati.

THE DANISH GIRL – TRAILER

Davide Sica