Mentre i fan di John Wick attendono con trepidazione l’uscita del “Capitolo 4”; sembra che quest’anno potranno vedere anche la serie spin-off “The Continental”.
Dopo qualche indecisione, sembra che il nuovo show passerà a Prime Video portando sul piccolo schermo il prequel del celebre franchise.
La serie si concentrerà sull’hotel The Continental, che è stato visto nei film come un’area di ritrovo neutrale per i membri della malavita criminale. La struttura è gestita da Winston Scott (Ian McShane) e nella serie vedremo la sua versione più giovane, interpretata da Colin Woodell.
A fare da sfondo alla storia la New York degli anni ’70, con il protagonista che tenta di prendere il controllo dell’hotel mentre si fa strada attraverso il mondo criminale.
Kelly Campbell, Presidente di Peacock, parlando dell’arrivo della serie sulla piattaforma ha detto: “I film di John Wick sono diventati un fenomeno globale; sono tra i titoli più visti su Peacock e siamo entusiasti e onorati di collaborare con Lionsgate per estendere questo incredibile franchise. Comprendiamo il valore di un prodotto del genere e sappiamo che portando questa serie su Peacock sarà una grandissima occasione”.
Cosa sappiamo di “The Continental”?
Oltre a Woodell, lo show vedrà come protagonista anche Ayomide Adegun, che interpreterà un giovane Caronte, il concierge dell’hotel. Nei film è interpretato da Lance Reddick.
Tra gli altri membri del cast troviamo: Peter Greene nei panni di Uncle Charlie. Mel Gibson nei panni di Cormac. Ben Robson, in quelli di Frankie. Hubert Point-Du Jour nel ruolo di Miles. Jessica Allain, nel ruolo di Lou. Mishel Prada come KD. Nhung Kate nei panni di Yen.
Al momento non è stata ancora annunciata una data di uscita per la serie, ma “The Continental” dovrebbe debuttare su Prime Video nei prossimi mesi, giusto in tempo per affiancare l’uscita di “John Wick: Capitolo 4”, che sta già ottenendo un grandissimo successo.
Intanto, in una notizia di queste ore, secondo il produttore dello show, la serie potrebbe non “dilungarsi troppo” con un numero troppo elevato di stagioni. Il perché non è chiaro ma, con buone possibilità, la produzione ha già in mente un ciclo ben definito di storie da raccontare.