Mentre la guerra continua a preoccupare il mondo, la situazione non accenna a migliorare e, anzi, la tensione è ormai alle stelle,
Dall’inizio del conflitto uno dei gesti più eclatanti di Putin è stato la chiusura dell’unica televisione indipendente russa: “Dozhd TV – Il canale dell’ottimismo”; una delle poche voci libere in materia di politica e di attenzione ai diritti civili.
“Tango con Putin” racconta l’ascesa e il declino di questa emittente e della coraggiosa giornalista che l’ha fondata, Natasha Sindeeva.
Era il 2008 quando la donna, una ricca trentacinquenne in cerca di fama e visibilità, decide lanciare una nuova televisione indipendente: Dozhd TV. Al suo fianco una squadra di giornalisti giovani ed entusiasti, tra cui Vera Krichevskaya, regista del documentario.
Questo gruppo, si troverà presto a combattere una guerra tra verità e propaganda e Natasha perderà tutti i suoi soldi. Nonostante tutto, però, Dozhd TV diventerà l’unica voce libera nella Russia di Putin.
Ma niente è come sembra e, quando la televisione compie dieci anni, sarà costretta a chiudere e poi a riaprire e a chiudere di nuovo. Una storia infinita che arriva fino ai giorni nostri e alla guerra contro l’Ucraina.
In una recente intervista Vera Krichevskaya, regista e una delle voci della serie, ha parlato di Dozhd TV e di cosa abbia rappresentato per la libertà di espressione in Russia. “Sono stata la seconda persona a entrare in redazione, piena di ottimismo e ingenuità, come Natasha, la protagonista. Lei è riuscita a crederci fino al 2019, mentre io avevo già perso tutto lo slancio. La chiusura dell’emittente e del nostro sogno di una televisione indipendente in Russia sarebbe stata il cuore del film. Ma come sempre nei documentari, non si sa mai come va a finire”.
Allo scoppio della guerra Natasha Sindeeva è costretta a scappare dalla Russia e riapre Dozhd TV, tra mille peripezie legate alla censura imposta dal governo russo, per continuare a vivere e informare il pubblico dalla Lituania, tramite il proprio canale YouTube.
“Tango con Putin”, con il titolo originale di “F@ck this job”, è stato presentato la prima volta in Italia, a Cinemazero, proprio all’indomani della chiusura definitiva in Russia di Dozhd TV.