A Proposito di Suicide Squad – La Recensione Umorale

Suicide Squad: la recensione umorale del film diretto da David Ayer con Viola Davis, Margot Robbie, Jay Hernandez, Will Smith e Jared Leto nelle sale dal 13 agosto 2016.

Sin dalle prime inquadrature, Suicide Squad presenta una grafica colorata, fluorescente, quasi da murales che ci dichiara apertamente l’ottica in cui il film va guardato: simbolismo e ironia, personaggi forti ed asociali che, come direbbe un mio amico Romano, Menano come fii de’ na mignotta.

In pratica Suicide Squad è tutto qui. Però mi è piaciuto, anche se non sono uscito dalla sala in visibilio e con la voglia di vestirmi da cosplay. Eviterò, quindi, di confrontarlo con altri film “collettivi” come il primo The Avengers o I Guardiani della Galassia perché, parliamoci chiaramente, non ci sarebbe partita.


All’interno della scatola narrativa del primo film (dubbi al riguardo?) di Suicide Squad, dove ci viene mostrato l’arruolamento della Task Force X ad opera di Amanda Waller interpretata da un Viola Davis con un look molto simile al nostro ex ministro Cécile Kyenge,  spiccano tre personaggi: Harley Quinn (Margot Robbie) meravigliosamente credibile nella sua lucida follia e nel suo amore per Joker, Chato Santana (Jay Hernandez) Aka El Diablo che parla poco ma ha molta più forza narrativa e presenza del Joker (Jared Leto), e Deadshot (Will Smith) che sembra essere il più sano del gruppo pur essendo un killer mercenario che non sbaglia un colpo.

Gli altri personaggi: Joker, Killer Croc, Captain Boomerang, Flag e la stessa Amanda Waller, sono presenti e partecipi alla storia ma sembrano sottoutilizzati e psicologicamente vaghi. Forse per colpa della lunghezza del film che scorre benissimo e riempie gli occhi, le orecchie ed il cuore, ma meno la mente.

Forse, però, non tutto è perduto. Girano infatti voci di un secondo montaggio e di un gran numero di scene che non sono state montate nella versione per il cinema. Se fosse vero, e speriamo che sia così, il film nella versione estesa potrebbe recuperare quella profondità che manca diventando un’opera completa e, per usare un francesismo, cazzuta.

SUICIDE SQUAD – IL TRAILER ITALIANO

Edoardo Montanari

This website uses cookies.