Spider-Man – No Way Home:la recensione umorale del terzo capitolo della saga con protagonista Tom Holland nel ruolo di Peter Parker.
Leggi la recensione di Homecoming.
Diretto da Jon Watts, già regista dei precedenti due capitoli, il film sarà al cinema dal 15 dicembre. Tra i protagonisti anche Benedict Cumberbatch, che fa il suo esordio nella saga di Spider-Man nel ruolo di Doctor Strange, Zendaya, Jon Favreau, Jacob Batalon e Marisa Tomei.
SPIDER-MAN – NO WAY HOME – LA RECENSIONE
Li ho visti tutti. Sì, ho visto tutti i film di Spider-Man che sono stati prodotti: la trilogia di Sam Raimi con Tobey Maguire (interessante anche per la scelta di Willem Dafoe nel ruolo di Hobgoblin ma che si perde in modo irrimediabile), la dialogia di Marc Webb con Andrew Garfield (sospesa a mio visto troppo presto) e ora la trilogia di Jon Watts con Tom Holland (quella che ho apprezzato di più, ma altrettanto criticata dai “duri e puri” soprattutto per la scelta della zia May). E come sono solito scrivere nei miei articoli, adattare un fumetto, un libro o anche un anime con un live-action non è mai facile e intuitivo; e questo è un dato di fatto a mio parere incontestabile.
Ma veniamo alla domanda che attanaglia la mente di tutti i futuri spettatori: Spider-Man No Way Home è un film che merita di essere visto?
La risposta è senz’altro sì.
Capita di rado di vedere un film che riesce a chiudere un processo creativo che va avanti da molti anni. Che siate dei fan di Maquire, di Garfield o di Holland non è importante perché, come sottolineato dagli applausi e gridolini in sala, la scelta di Watts risulta vincente nel mettere un punto fermo a tutte le storie viste in precedenza con una piccola chicca dopo i titoli di coda in cui viene evocato un amico/nemico sempre appartenente all’universo del nostro amichevole Spider-Man di quartiere.
Cosa si prova alla fine della visione? Decisamente un sollievo (almeno per me) e dolce malinconia. Non per la fine di una serie che, invece, potrebbe continuare, ma per la
rotondità che si avverte per tutta la durata del film anche grazie a un cast enorme e variegato e all’escamotage del multiverso.
Spider-Man No Way Home è un film del cinema per il cinema. Un messaggio ecumenico di fratellanza per i fan dell’uomo-ragno gestito sapientemente e senza nascondere le differenze delle varie declinazioni registiche e di sceneggiatura che tanto hanno fatto scrivere e indignare il pubblico di tutti i continenti della terra.
Ma quanti sono i continenti? Cinque, sette oppure otto? Beh, se vi state facendo questa domanda e siete pronti a difendere a spada tratta il vostro numero di riferimento… non guardate questo film.
Perché questo è un film di unità e di condivisione e non di ricerca delle differenze.
SPIDER-MAN – NO WAY HOME – LA TRAMA
Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.
SPIDER-MAN – NO WAY HOME– TRAILER ITALIANO
Edoardo Montanari