One Piece: la recensione umorale della serie Netflix in 8 puntate, adattamento live-action del manga più popolare della storia creato dal Maestro Eiichiro Oda. La serie sarà disponibile dal 31 agosto 2023 su Netflix.
A comporre la ciurma saranno Iñaki Godoy nei panni del capitano Monkey D. Luffy, Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji).
Faranno parte del cast anche McKinley Belcher III, Morgan Davies, Aidan Scott, Vincent Regan, Jeff Ward, Craig Fairbrass, Langley Kirkwood, Celeste Loots, Alexander Maniatis, Ilia Isorelýs Paulino, Chioma Umeala, Steven Ward, e Michael Dorman nel ruolo di Gold Roger.
ONE PIECE – LA RECENSIONE
Ho sempre pensato che i Live Action fossero opere minori, prive di potenza narrativa e originalità e che venissero prodotti esclusivamente per spolpare la carcassa di un brand praticamente decotto. Tenetevi forti ai device che state utilizzando per leggere questa recensione perché quella che state per leggere è esattamente quello che penso da amante dell’anime e da non lettore del manga.
Esistono sempre lati positivi e lati negativi in ogni cosa, questo è vero. E se c’è qualcosa che la saga di Star Wars ci ha insegnato, è che se la guardiamo in ordine di creazione: Episodi 4,5,6,1,2 e 3 saremo più portati a identificarci nei cavalieri Jedi, mentre guardando la stessa saga in ordine numerico, tenderemo ad amare il lato oscuro. Quale è l’ordine giusto? Quale è il lato della forza “corretto”? Credo che lo stesso dubbio ci possa assalire quando ci poniamo di fronte alle tre (come possiamo chiamarle? Versioni? reboot? Formati mediali?) di One Piece.
Personalmente seguo esclusivamente l’anime e non escludo di collezionare il manga appena terminata la messa in onda dell’ultima puntata. Ma la domanda, e il dubbio,
restano. Quale è l’ordine giusto di visione? Manga, anime, live action? Live action, anime e manga? Volete che vi, scriva tutte e nove le combinazioni? (avete colto l’ironia? n.d.a)
Sintetizziamo: La versione L.A. è obbligatoriamente compressa nella trama, sia per via dei costi che per via del minutaggio; quindi non potrà mai e poi mai superare ma neanche competere con la versione anime (parliamo di un rapporto di quasi 1 puntata a 10). Per non parlare del costo degli effetti speciali che, evidentemente, sono ridotti all’osso. Idem dicasi per i combattimenti, per i dialoghi e per le inquadrature. Ciò nonostante c’è un tentativo evidente, sofferto anche se non completamente riuscito di far sentire il “sapore” di quest’opera monumentale, cosmogonica che nulla ha a che invidiare all’Odissea del nostro Omero (e lo dico sul serio).
C’è solo una domanda che dobbiamo porci: se amiamo la profondità della storia più del dipanarsi della trama e dei colpi di scena possiamo senz’altro vedere questo Live Action e poi lanciarci a capo fitto nel manga o nell’anime. Ma se amiamo i colpi di scena più di tutto… beh, questa serie mette una seria ipoteca alla godibilità dell’opera di Eiichirō Oda.
Eppure, non mi ha annoiato. Ma la domanda resta: “quale è l’ordine corretto”?
ONE PIECE – LA TRAMA
Basato sulla serie manga più venduta di sempre in Giappone creata da Eiichiro Oda, ONE PIECE è una leggendaria avventura di mare come nessun’altra. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero che ha sempre sognato una vita di libertà. Luffy parte dal suo piccolo villaggio per affrontare un pericoloso viaggio alla ricerca di un leggendario tesoro, il ONE PIECE, per diventare il Re dei Pirati. Ma, per trovare il bottino, Luffy dovrà riunire l’equipaggio che ha sempre desiderato e trovare una nave su cui salpare, perlustrando ogni centimetro dei vasti mari, scampando ai Marines, e superando in astuzia pericolosi rivali ad ogni occasione.
ONE PIECE – IL TRAILER ITALIANO
Edoardo Montanari