La recensione di My Old Lady, di Israel Horovitz con Kevin Kline, Maggie Smith e Kristin Scott Thomas in uscita nelle sale italiane il 20 novembre 2014.
Quando si porta il teatro al cinema è sempre un’impresa difficile, tanto più quando lo si fa per la prima volta. Questo è il caso di Israel Horovitz, drammaturgo statunitense che ha scritto oltre 70 opere teatrali, moltissimi dei quali tradotti e mandati in scena in tutto il mondo. Horovitz ha scelto di portare al cinema una delle sue opere, My Old Lady, cimentandosi per la prima volta a 75 anni nel ruolo di regista cinematografico, scegliendo un cast di tutto rispetto composto dalle meravigliose Maggie Smith e Kristin Scott Thomas, accompagnate dal bravissimo Kevin Kline.
MY OLD LADY – LA TRAMA
La storia è molto ben scritta e racconta di un uomo, Mathias Gold, squattrinato con tre matrimoni falliti alle spalle, che arriva a Parigi con un disperato bisogno di soldi. Nella capitale francese Mathias ha ereditato un appartamento dal defunto padre, con il quale non ha mai avuto un buon rapporto. Arrivato all’abitazione, l’uomo scopre che il padre non gli aveva svelato tutta la verità: nell’appartamento vive Mathilde Girard, una graziosa signora inglese novantenne, la quale pretende anche un affitto dal povero Mathias dicendo di essere ancora la proprietaria dell’appartamento. Si, perché l’appartamento è un viager, ovvero un vitalizio ipotecario che concede finanziamenti al proprietario fino alla sua morte. Costretto a rimanere a Parigi senza un soldo, Mathias dovrà convivere con Mathilde e la figlia Chloé, alle quali dichiara guerra aperta fin dall’inizio, fin poi a ricredersi scoprendo cose del suo passato che non conosceva.
Una vera e propria dramedy quella che Horovitz ha scritto e portato in scena, oltre che una vera e propria dichiarazione d’amore a Parigi, città sempre magica e d’atmosfera, spinto sicuramente dai numerosi anni vissuti nella Ville Lumière. Nonostante si percepisca lo stampo teatrale della scrittura, si sente che Horovitz ha voluto dare anche un’apertura più cinematografica alla pièce, ambientando molte scene all’esterno, per le strade di Parigi coi suoi monumenti e le sue bellezze. Purtroppo alcune pecche nella regia cinematografica si sentono, dovute sicuramente all’inesperienza del regista in ambito cinematografico, per cui Horovitz non riesce ad amalgamare alla perfezione la commedia col dramma, destinando all’ironia e alla comicità la prima parte mentre il dramma sfocia tutto nella seconda, entrando nella psicologia dei personaggi scavando nel passato di ognuno e scoprendo come il peso delle scelte dei genitori possa gravare sui propri figli.
Impeccabili le interpretazioni dei tre attori protagonisti: Maggie Smith, sempre elegante e moderata, incanta col suo tipico humor inglese irresistibili, impersonando un personaggio dai tratti docili ma con risvolti inaspettati inscenando duetti comici e ironici con Kristin Scott Thomas, meravigliosa prima donna insieme alla Smith, e Kevin Kline, brillante tra ironia e drammaticità.
My Old Lady rimane, in ogni caso, una commedia gradevole e godibile, un racconto familiare e sentimentale che colpisce lo spettatore, senza uscire troppo dagli schemi ma convincendo ugualmente.
MY OLD LADY – TRAILER
Ilaria Scognamiglio