Megalopolis, l’ultima fatica di Francis Ford Coppola

Il nuovo film di Francis Ford Coppola, “Megalopolis” può vantare un cast di tutto rispetto che cresce di ora in ora.

Tra le ultime conferme troviamo la sorella di Coppola, Talia Shire, che in precedenza ha collaborato con il regista nella trilogia de “Il Padrino”. L’attrice reciterà nel film con suo figlio Jason Schwartzman.

Oltre a loro, troviamo anche: Shia LaBeouf, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter e James Remar. Non ci sono ancora informazioni riguardo i loro ruoli ma, secondo fonti vicine alla produzione, la loro presenza nel cast è confermata.

Le nuove aggiunte all’ampio cast si uniscono ai membri precedentemente annunciati come: Adam Driver, Forest Whitaker, Jon Voight​, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza e Laurence Fishburne.

La premiere del film, stando alle indiscrezioni, è prevista ufficialmente durante il Festival di Cannes 2024.

Cosa sappiamo di “Megalopolis”?

Lo sviluppo della nuova opera di Coppola è durato quasi quarant’anni con il regista che ha tentato il progetto più volte nel corso del tempo. Nonostante i continui ritardi, sembra che dopo tutti questi anni il fil stia per diventare finalmente realtà.

Di recente, tuttavia, c’è stato un po’ di caos sul set e ad annunciarlo è stato lo stesso regista che si è visto sfuggire tra le mani una parte dello staff tecnico. Subito si è temuto il peggio ma alla fine la produzione ha rassicurato che i “tagli al personale” sono stati fatti per motivi di budget. Sembra infatti che in materia di effetti speciali, il celebre regista abbia dovuto rinunciare a qualcosina, per contenere i costi dell’opera. Per cui la decisione è ricaduta sull’aggiunta di tali effetti in post-produzione, come accade di solito.

Questo ha portato a un po’ di caos sul set e all’abbandono di una parte del cast tecnico. Ma secondo fonti più che attendibili le cose procedono come stabilito e la tabella di marcia è ancora più che rispettata. Tuttavia, per rientrare nelle spese del film ha dovuto mettere mano al portafogli lo stesso Coppola, che per arrivare ai 100 milioni di dollari richiesti ha dovuto vendere alcune proprietà in giro per gli USA.

Oltre a scrivere e dirigere il film, Coppola finanzierà anche il progetto garantendosi il pieno controllo creativo per dare vita alla sua Megalopoli.

Con un cast del genere, fatto di attori acclamati che si uniscono a un progetto così ambizioso, il film in uscita potrebbe potenzialmente essere l’opera definitiva del regista.

Secondo molti, la pellcola potrebbe anche fungere da addio in grandissimo stile alla sua leggendaria carriera. Al momento “Megalopolis” è ancora in pre-produzione; quindi non è ancora disponibile una data di uscita definitiva.

Con le riprese che, salvo imprevisti, andranno avanti da novembre a marzo, ottimisticamente ci vorrà la fine del 2023 o l’inizio del 2024 per poter vedere qualcosa.

Tra le tecnologie che verranno utilizzate per “Megalopolis” troviamo quella che è nota nel settore come Groundbreaking Technology; uno studio capace di riprodurre digitalmente qualsiasi tipo di ambiente con una qualità incredibile. La conferma è arrivata poche ore fa dalla produzione che ha rilasciato sul web un video di questa incredibile tecnologia, definendola senza mezzi termini come il futuro della cinematografia.

“Megalopolis” le parole di Adam Driver

In una recente intervista Adan Driver ha parlato di come è stato lavorare con Francis Ford Coppola.

Ho finito la mia parte poco fa ma il film è ancora in lavorazione. È stata una delle migliori esperienze di ripresa della mia vita. Guardandolo lavorare a quella troupe, a quel team di progettazione, ha una tale padronanza del linguaggio cinematografico e un ‘archivio’ di inquadrature nella sua mente che sono davvero eccezionali. Sta facendo qualcosa di così ambizioso, e alle sue condizioni, si potrebbe pensare che potrebbe essere ‘dittatoriale’ e invece è il regista più caloroso, aperto, premuroso con cui ho mai lavorato. E il film, davvero, è incredibile. Penso che quello che sta realizzando sia davvero una cosa unica. Non potrei essere più orgoglioso di farne parte.”

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