La recensione di Kubo e la Spada Magica: un’animazione lirica

Kubo e la Spada Magica è un film d’animazione del 2016 diretto da Travis Knight. Il film è stato prodotto da Laika ed è uscito nelle sale il 3 novembre 2016. Il film è stato presentato all’Undicesima Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città.

KUBO E LA SPADA MAGICA – LA TRAMA

Dopo aver prodotto Coraline e la porta Magica, Boxtrolls e ParaNorman, Travis Knight esordisce alla regia con una storia ambientata nel leggendario antico Giappone. Il protagonista è Kubo un piccolo ragazzo dotato di un’immensa fantasia che vive in un villaggio intrattenendo i suoi abitanti raccontando storie millenarie di guerrieri e creature mostruose. Una sera, per sbaglio, Kubo evoca da un lontano passato uno spirito maligno e vendicativo da cui dovrà imparare a difendersi. Ma grazie a Monkey (voce di Charlize Theron), Beatle (voce di Matthew McConaughey) e il suo magico strumento, lo shamisen, Kubo riuscirà a mettere a bada il male che si era risvegliato.

Kubo e la spada magica contiene alcune grandi idee e moltissimi spunti. I dialoghi e le il personaggio di Kubo come quello di Monkey lasciano allo spettatore messaggi forti e positivi. Le animazioni oscure, in stile dark sono seducenti e la complessità dell’animazione permette, a chi ne fruisce di catturare, di godere a pieno della storia. Seppur il racconto sia strutturato in maniera tradizionale, in Kubo e The Two Strings il male viene presentato da una prospettiva diversa e intrigante: esso è parte della famiglia del protagonista. E uno dei lati più vincenti di Kubo sta proprio nell’averlo reso un ragazzo maturo, capace di accettare la morte dei genitori, come di aver la caparbietà nel credere di poter trasformare le persone.

I disegni che prendono vita all’interno del film sotto forma di origami sono straordinari e regalano allo spettatore una piacevole visione sulla reincarnazione. La regia si accosta all’immagine d’animazione con una poesia di qualità sopraffina.

KUBO E LA SPADA MAGICA – IL TRAILER

Anna Pennella

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