Joe: larecensionedel filmdiretto daDavid Gordon Greene con protagonistaNicolas Cage. La pellicola, che farà il suo ingressonelle sale cinematografichea partire dal prossimo16 ottobre, è interpretata anche daTye Sheridan, Gary Poulter,Ronnie Gene Blevins, Heather Kafka, Sue RockeAdriene Mishler.
Joeè un uomo rude, triste e cinico, ma con un innato senso morale. E’ un uomo duro, dal temperamento difficile che cerca di contrastare la sua naturale inclinazione a cacciarsi nei problemi affogandoli nell’alcool.
Vive in un piccolo paese dell’America del Sudimmerso nella vegetazione, le armi da fuoco e la crudeltà, lavorando come somministratore di veleno per alberi, nella sua società di legname. Si potrebbe quasi trovare unelemento simboliconel suo lavoro, un approccio sentimentale e spirituale nell’uccisione – attraverso il sudore e la rabbia – di alberi. La sua vita è stata improntata sull’autodistruzionee perfino il suo lavoro lo rispecchia.
JOE – LA TRAMA
La sua vita è questa: tra un bicchiere d’alcool, il suo pitbull chiamato “Cane“, una visita al bordello locale, le risse da bar e le continue liti con Willie Russell (Ronnie Gene Blevins).
Ma Joe è sull’orlo di una crisi che viene accelerata quando Gary (ben interpretato daTye Sheridan) un ragazzino povero e abusato dal violento padre (Gary Poulter) gli chiede lavoro.
Joe vede in Gary la voglia di lottare, di vivere e spera per lui in un futuro migliore. Il suo comportamento incauto, così, lo aiuta a capovolgere il suo destino, diventando un autentico, e allo stesso tempo atipico, eroe del ragazzo. E un inaspettato strumento di redenzione per lui.
La pellicola diretta daDavid Gordon Green, lo stesso regista diStrafumati (Pineapple Express), è un mix appassionante di amicizia, crudeltà, durezza, violenza, riscatto e salvezza.
E’ un film lento, maefficace e coinvolgente, con un’ottima interpretazione diNicolas Cage, quasi sempre ubriaco ma perfettamente nel ruolo di un personaggio con la natura rissosa e la tendenza a cacciarsi sempre nei guai con la legge. Cage dà autenticità aJoe, fa spiccare i suoi difetti e sottolinea le sue doti morali con una performance realistica: la migliore degli ultimi anni.
E’ un film che ti trasmetterabbia e angoscia, attraverso un dolore emotivo interiore.
Tratta dal romanzo diLarry Brown, la pellicola usa uno stile anche documentaristico, utilizzando la macchina da presa a mano (e si nota nei tremolii a volte fastidiosi) e luoghi reali della campagna americana. Labellezzadel mondo reale ha unfascinoevidente rendendo l’approccio diGreena volte poetico a volte crudo e violento.
E’ una storia cupa, triste, didisperazioneerettitudinemorale. Ma dalla tragedia a volte sfocia anche la redenzione e la rinascita.
Come gli alberi della foresta.
JOE – IL TRAILER
Marco Visco