I Cavalieri dello Zodiaco – La leggenda del grande tempio: la recensione del film d’animazione diretto da Keiichi Sato che uscirà nei cinema italiani dall’8 gennaio 2015, grazie alla Lucky Red.
Ecco che arriva nelle sale italiane questo lungometraggio animato che presenta alle nuove generazioni le vicende dei Cavalieri dello Zodiaco. Una storia che andava a occupare la prima stagione del cartone animato viene concentrata in 90 minuti. Assistiamo al salvataggio della piccola Isabel, incarnazione della dea Athena, da parte del cavaliere d’oro del Sagittario, Micene. I più nerd avranno già capito che è stata fatta una scelta che sposta la bilancia dal lato dell’operazione nostalgia: sono stati usati gli stessi nomi dell’adattamento del vecchio cartone animato. Ma forse è meglio così, forse il popolo italiano non è ancora pronto per sentir chiamare dei personaggi Ikki o Shun o Aiolos, e quindi si è scelto di rimanere sui più confortevoli Phoenix, Andromeda o Micene.
Il sacrificio dell’eroe salva la bambina da morte certa: la piccola Isabel viene trovata da un miliardario giapponese che affida le sue cure al maggiordomo Mylock. I sicari del grande tempio non tardano ad arrivare e contemporaneamente fanno la loro comparsa i cavalieri: Pegasus, Sirio, Crystal e Andromeda.
Abbandonata l’idea dei pesanti scrigni contenenti le armature, vediamo i ragazzi evocare il loro equipaggiamento tramite una medaglietta che portano al collo. Isabel, ormai consapevole dei propri poteri, viene colpita da un dardo magico che le consuma il cosmo: l’unica speranza di salvezza è recarsi al grande tempio e sconfiggere il malvagio gran sacerdote. Le dodici case si trovano in una specie di universo parallelo, sospese nel cielo. Questo elemento prende le distanze dalla serie anni 80, nella quale il setting era una Grecia, rimasta inspiegabilmente nell’epoca classica. Gli scenari in CGI sono visivamente spettacolari, così come le armature, che si illuminano di colori iridescenti quando i cavalieri bruciano il proprio cosmo. Pegasus è molto più stupido di come lo ricordavo, forse per alleggerire la tensione con una linea comica…poi leggo che è stata una precisa intenzione del regista dipingerlo così, perché si è ispirato ai giovani ragazzi giapponesi (gasp, ora temo per il futuro del paese del sol levante, che si trasformerà presto nel paese dei bimbominkia!).
A parte tutto i combattimenti sono avvincenti: Pegasus contro Aldebaran del Toro, Sirio contro Deathmask di Cancer, Crystal contro Camus di Acquario. A metà del percorso attraverso le 12 case si fa vivo anche Phoenix, ultimo dei cavalieri di bronzo a mancare all’appello. Grazie all’intervento di Mur dell’Ariete, molti cavalieri d’oro capiscono che Isabel è la vera incarnazione di Athena e che il gran sacerdote è votato al male. Questo malefico despota uccide Aphrodite di Pesci, avendo capito che anche lui sta per voltare gabbana. Successivamente anima una enorme statua di pietra e la scaglia contro i cavalieri. Come se non bastasse si trasforma in un enorme mostro serpente. Ce la faranno i nostri eroi a battere un nemico tanto potente?
Questo film mi è piaciuto, nonostante i difetti. E’ chiaro che mancano molte informazioni, se uno spettatore dovesse vederlo senza conoscere la saga. Ma l’importante è che la spettacolarità dei combattimenti coinvolge e gli scenari del grande tempio sono mozzafiato.
La scelta di utilizzare gli stessi doppiatori del vecchio cartone animato è molto furba: noi fan nostalgici non subiamo il trauma del cambio di voce, e i nuovi spettatori si godono la professionalità di doppiatori esperti e a proprio agio col personaggio.
Il regista si è fatto affiancare da Masami Kurumada, creatore della serie originale, ma ha cambiato alcuni punti della storia in modo da sorprendere chi conosce già la trama.
Quindi, sia che siate vecchi nerd nostalgici, sia che siate spettatori ignari, vale la pena di vivere questa avventura!
I CAVALIERI DELLO ZODIACO: LA LEGGENDA DEL GRANDE TEMPIO – TRAILER ITALIANO
Giorgio Stancati