Happy Winter: la recensione del film del 2017 diretto da Giovanni Totaro.
Uno dei film più belli visti a Venezia quest’anno è il documentario di Giovanni Totaro. Una boccata d’aria fresca dopo le tragedie e le storie sbilenche raccontate da quasi tutti i nostri conterranei: uno studio antropologico tra le cabine della spiaggia di Mondello, in Sicilia.
Palermitano doc, Totaro immortala una serie di tipi umani indimenticabili che passano l’intera estate in spiaggia. C’è quello che fa campagna elettorale per entrare in consiglio comunale distribuendo volantini e parlando con i cittadini per cercare di capire quali sono le necessità del popolino. C’è quello che mantiene la famiglia vendendo patatine e bibite facendo avanti e indietro per la spiaggia, dormendo direttamente in spiaggia (mai uno scontrino che sia uno, la Finanza fa paura). C’è la famiglia in cui nessuno lavora e non sa come tirare avanti. Ci sono gli adolescenti che limonano dentro alle cabine vuote. C’è quello che scandaglia tutta la spiaggia – fondale compreso – col metal detector per recuperare ori perduti e farci due soldi. Ci sono le comari che cantano al karaoke il giorno di Ferragosto. Soprattutto, ci sono i palermitani che letteralmente vivono nelle cabine, alcune fornite pure di bagno e fornelletto a gas.
Magnifica la scrittura, le inquadrature, i personaggi tutt’altro che artefatti, la fotografia di Paolo Ferrari, le canzoni da estate anni ’50. Bellissima e moderna anche la locandina. Non c’è piaggeria, non c’è denuncia, non c’è idealizzazione, solo pura aderenza alla realtà. Non solo bello, ma fresco: finalmente uno sguardo inedito su un argomento nuovo. Totaro pure meglio dei Manetti Bros. Sicuramente meglio di Riso, Soldini, Pallaoro.
HAPPY WINTER – TRAILER ITALIANO
Francesca Sordini