A proposito di Designated Survivor 1×01 – La Recensione

Designated Survivor: la recensione del pilot della serie thriller politico creata da David Guggenheim trasmessa dalla ABC per due stagioni e da Netflix per la terza stagione. Nel cast Kiefer Sutherland, Natascha McElhone, Adan Canto, Italia Ricci, LaMonica Garrett e Tanner Buchanan.
In Italia la serie è presente su Netflix.

“Durante lo Stato dell’Unione, un membro del Gabinetto viene portato in un luogo segreto. In caso di attacco, quel membro del Gabinetto diventa il nuovo Presidente prendendo il nome di Sopravvissuto Designato (Designated Survivor)”.

Con un incipit del genere, la trama dei primi minuti della prima puntata della nuova serie ABC pare abbastanza scontata: durante il discorso sullo stato dell’Unione il Campidoglio viene fatto saltare in aria, uccidendo il Presidente, il Vicepresidente e quasi tutti i membri del Gabinetto. L’unico a salvarsi è Tom Kirkman, Segretario della Casa e dello Sviluppo Urbano, il quale era stato scelto come “sopravvissuto designato” secondo la consuetudine nata durante la Guerra Fredda di tenere al sicuro almeno uno dei componenti della linea di successione presidenziale quando questi si riuniscono in uno stesso luogo.
L’Aquila è Caduta, il Presidente è morto, il Gabinetto e l’intero Municipio sono distrutti. Nessuno è sopravvissuto, tranne Tom Kirkman.
Il buono, saggio, riflessivo e senza esperienza Segretario di Stato è diventato Presidente degli Stati Uniti d’America.
In una notte. In poche ore.
Tom Kirkman ha fatto meglio persino di Frank Underwood.

Kiefer Sutherland torna in una serie nei panni di un membro di poco rilievo del Gabinetto del Presidente degli Stati Uniti d’America chiamato ad assumere le funzioni di Presidente dopo l’uccisione del comandante in capo e di tutti i restanti componenti della linea di successione presidenziale.
Nello convulse ore dopo l’attacco – un attacco strano, anomalo e non ancora rivendicato da nessuna forza terroristica – deve prendere in consegna le redini di un paese scosso, terrorizzato e in ginocchio per il dolore. Catapultato nella Situation Room è scioccato dalle nuove responsabilità e dovrà subito prendere una decisione. La crisi è ancora in atto e non può contare né sulla lealtà né sull’appoggio di uno staff che ancora non conosce. Come primo atto da Presidente darà ascolto ai Generali e agli Analisti dell’Intelligence – capeggiati dal Segretario della Difesa – ed entrerà in uno Stato di Guerra o cercherà la strada della Diplomazia?

Naturalmente riuscirà a prendere in mano la situazione e a gestirla nel migliore dei modi, inconsapevole che questa decisione avrà delle conseguenze: all’interno della Casa Bianca il Generale sta già tramando per destituirlo perché sicuro che l’attentato è solo il primo passo di una mossa iniziale di qualcosa di molto più grande.

Da segnalare, oltre all’ottima prova di Sutherland, anche Natasha McElhone (Californication), Kal Penn (Doctor House: Medical Division) e Maggie Q (Nikita, Divergent Saga) che contribuiscono a creare un cast d’eccezione.

Designated Survivor è un solido dramma che funziona (al momento), un pilot tanto semplice quanto efficace, sperando di gustare nello sviluppo della trama la parte political-thriller (in stile House of Card) dando rilievo alla dose thriller facendo scemare i momenti di family drama, con la vita familiare del buon padre di famiglia americano.

DESIGNATED SURVIVOR – TRAILER

Marco Visco

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