Una delle serie più chiacchierate del momento è sicuramente Crisis in Six Scenes, prodotto del regista Woody Allen che si cimenta per la prima volta nella vita con un lavoro televisivo, scritto, diretto e interpretato dal cineasta newyorkese e distribuito dal servizio streaming di Amazon.
Come tutti ben sappiamo, il regista si è subito pentito di questa decisione, dichiarandolo in varie interviste e affermando che questa sarà la prima ed ultima stagione di questo suo esperimento.
Il risultato di questo lavoro è un suo film diviso in sei parti, che segue le vicende di Sidney Muntzinger (Woody Allen), uno scrittore che, nonostante la scarsa voglia, vuole scrivere qualcosa per la TV.
Siamo in pieni anni ’60, l’America protesta contro la Guerra del Vietnam, il rock and roll pervade le strade e i giovani si uniscono al nuovo movimento hippie.
CRISIS IN SIX SCENES 1×01 – LA TRAMA
Il nostro protagonista Sidney è una persona abitudinaria che si crogiola nelle proprie nevrosi quotidiane nonostante sia sposato con Kay (Elaine May), una psichiatra che, tra una seduta e un’altra, porta vanti un book club di sole donne.
La vita dei due coniugi verrà sconvolta dall’arrivo di Lenny (Miley Cyrus), figlia di un’amica di Kay anticonformista e tipica figlia degli anni ’60.
Tutto ciò che vediamo nel pilot di Crisis in Six Scenes, che inizia con immagini di repertorio accompagnate dalla musica di “Volunteers” dei Jefferson Airplane, è una mera descrizione dei protagonisti, alla maniera tipica di Allen, e nulla di più, tanto che in questi primi 25 minuti non vediamo Miley Cyrus nei panni di Lenny.
Dal pilot già capiamo l’andamento generale della serie: il nostro caro Woody sembra non aver colto il vero senso dei prodotti tv, ma si è limitato a fare ciò che sa fare meglio ovvero scrivere un film diviso in 6 parti, della durata di poco più di 120 minuti senza regalare niente di innovativo al suo pubblico.
CRISIS IN SIX SCENES – TRAILER
Ilaria Scognamiglio