Non siamo cattive persone, ma abbiamo fatto cose cattive.

Con questa voce fuori campo, filo conduttore dell’intero drama targatoNetflix, gli autori dell’acclamatoDamages(Todd A. Kessler, Glenn Kessler e Daniel Zelman) tornano con una nuova serie: uncupo dramma familiareambientato sulle coste dell’arcipelago delle Florida Keys.
Tra il sole, il mare, il caldo e gli oscuri segreti che si nascondono nel passato e che ritorneranno alla luce.
Protagonisti sono iRayburn: una famiglia proprietaria di uno storico resort nelle splendideIsole Keys.

BLOODLINE – LA TRAMA

Il padre Robert (Sam Shepard) e la moglie Sally (Sissy Spacek) stanno per festeggiare i 45 anni della struttura, con l’inaugurazione di un molo a loro dedicato dalla comunità. È questa l’occasione per riunire la famiglia e i figli:John (Kyle Chandler), agente di polizia, Meg (Linda Cardellini), giovane avvocato, Kevin (Norbert Leo Butz), l’ultimo figlio che lavora nella rimessa e, soprattutto, il primogenito Danny (Ben Mendelsohn), “pecora nera” della famiglia.

Danny è in fuga dai problemi diMiamie vuole ricostruire la sua vita nella quiete della location familiare. Ma il suo ritorno a casa, e al passato doloroso dal quale era fuggito anni prima, non si rivelerà una buona idea.
Robert Rayburn, infatti, ritiene il suo primogenito responsabile dellamorte della figliaprediletta, Sarah, annegata da bambina durante una gita sulla barca di famiglia.
Ma Danny vorrà davvero mettere la testa a posto e riappacificarsi con la sua famiglia o tenterà divendicarsidei genitori e dei fratelli?

A volte sai che sta per succedere qualcosa. Lo senti nell’aria, nello stomaco. Non riesci a dormire. Una voce nella tua testa ti dice che qualcosa andrà terribilmente storto, e non c’è niente che tu possa fare per impedirlo. È quello che ho provato quando mio fratello è tornato a casa“.

Attraverso laricostruzione dei traumidel passato, mostrati con lunghe e ripetute serie di flashback, si aggiunge di volta in volta un tassello mancante del puzzle che trasformerà il quadro astratto iniziale in undipinto cruento e doloroso.
Perché se già dalla prima puntata si scopre il finale, è il mostrarci a piccole dosi quello che ha portato a prendere questa decisione a rendere la serie avvincente e affascinante.
Ogni episodio, infatti, è caratterizzato da indizi:come un giallo di cui sappiamo già chi è l’assassinoma di cui vogliamo scoprire il come e il perché della tragica conclusione.

Una narrazione strutturata in due linee cronologiche è l’ulteriore elemento di complicazione dell’intreccio delmistery, creando, anche se già si è a conoscenza del finale, unasuspance lunga tredici episodi.E riuscendo a cogliere appieno, così, tutte le sfumature del dramma e dellegame di sangue.

BLOODLINE – L’OPENING

Marco Visco