22 Jump Street:larecensionedel sequel dell’action comedy “21 Jump Street“, diretto dai registiPhil LordeChristopher Miller.
La pellicola nelle sale cinematografiche italiane a partire dal prossimo23 luglioè interpretata da attori del calibro diJonah Hill,Channing Tatum,Peter StormareeIce Cube, cui si affiancheranno anche altri grandi interpreti comeAmber Stevens,Jimmy TatroeWyatt Russell.
22 JUMP STREET – LA TRAMA
“Tutto come la volta scorsa!”è così che il vice capitano Hardy (Nick Offerman) chiede a Schmidt (Jonah Hill) e Jenko (Channing Tatum) di comportarsi durante la nuova indagine. E sembra proprio che gli sceneggiatori (Michael Bacall, Rodney Rothman, Oren Uziel) e i registi (Phil Lord e Chris Miller) si siano messi d’accordo per mantenere questa linea non solo scrivendola nella trama ma sottolineandola più volte durante lo svolgimento del film stesso che, devo dirlo sinceramente, sorprende.
Sorprende neicambi di prospettiva, nelle battute a doppio senso che sono volgari ma mai becere, nel taglio surreale e scanzonato che diventa, diciamolo pure,cazzaro. Anche le gag ripetute non annoiano, e la storia ha comunque una buona dose di inseguimenti e action che coinvolgono e fanno ridere.
Si potrebbe anche dire: sì ok, ma alla fine hanno fatto unsequele l’hanno dichiarato, che c’è di nuovo rispetto alle decine di film simili? Beh, che è ben fatto.
Spesso, in un sequel, si cerca di imitare il film precedente scadendo in una copia carbone, oppure si ribaltano gli schemi creando delle simmetrie che però non funzionano, altre volte sicambia completamente registroe si perde l’appeal che aveva il primo film creando qualcosa di orribile.22 Jump Streetè un seguito ben fatto che, come il primo, èscemoma nonidiota, diverso e uguale allo stesso tempo, anche perché dove il film cambia rispetto al primo, sorprende per la coerenza delle variazioni e per l’ingegnosità delle gag.
Certo non è un film di satira, ma ne mantiene in alcuni casil’intelligenzadei ribaltamenti di prospettiva, l’occhio ironico sul presente, la logicità del ragionamento.
Avete presenteTop Secretil film del 1984 con Val Kilmer? La scena del telefono in primo piano che sembra grandissimo e che, da spettatore, si da per scontate essere così per una questione di prospettiva, ma che subito dopo scopriamo essereveramentegrande? E’ questo il tipo di ironia che intendo, il sorprendente nello schermo e dello schermo.
Insomma se vi è piaciuto il primo, questo èveramente unbel sequel. E sappiamo tutti quantiquantoio sia pignolo con i secondi film (Ilbisticcioè d’obbligo).
E per quanto riguarda il doppiaggio e l’adattamento?
Tutto come la volta scorsa. Bravi!
22 JUMP STREET – IL TRAILER
Edoardo Montanari